Negli ultimi anni la banda disponibile per attacchi dDoS è aumentata notevolmente arrivando anche ad attacchi (d)DoS volumetrici con picchi da più di 400Gbps. Per gli attacchi volumetrici l’aumento della banda è da ricondurre principalmente ad attacchi che utilizzano tecniche come la riflessione DNS per amplificare la propria banda (Amplification Reflection DDoS Attack). Si tratta di pacchetti UDP che sfruttano una debolezza nei protocolli DNS e NTP, da quest’anno anche del protocollo SSDP utilizzato da tanti smartphone. Per far fronte anche a questi attacchi, abbiamo ampliato il nostro network, tra l’altro con provider globali come Level3, per avere un cosidetto “passive network” anteposto che filtra a livello mondiale/continentale il traffico UDP in entrata.